Cosa fare in caso di decesso

I 4 CASI PRINCIPALI

Cosa fare in caso di decesso di una persona cara? A livello burocratico la morte è un evento complesso che va gestito con la massima cura e attenzione per via delle notevoli implicazioni che comporta, soprattutto a livello legale.

La fattispecie cambia in base al luogo e alle circostanze del decesso: abbiamo riassunto i passi da seguire per ogni singolo caso nello schema sottostante.
Viglino è sempre in grado di sostenerti in ogni momento della procedura con la dovuta professionalità e sensibilità, occupandosi dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni e potendo agire come tuo mandatario presso gli organi della pubblica amministrazione.

Decesso in abitazione privata

  • Avvisare immediatamente il medico di base, che è l’unico organo competente a dichiarare la morte
  • Verificare l’avvenuta compilazione della modulistica ISTAT
  • Attendere l’eventuale visita necroscopica da parte del medico legale
  • Effettuare la dichiarazione di morte presso l’ufficiale di stato civile (entro 24 ore)
  • Organizzare il funerale
  • Comunicare il decesso all’assicurazione se il defunto era proprietario di autoveicoli il prima possibile
  • Comunicare la morte alla polizia entro 3 giorni in caso il defunto possedesse armi da fuoco
  • Comunicare il decesso alla banca con lettera raccomandata e alla posta se il defunto era titolare di conti correnti postali, o altri prodotti finanziari delle poste
  • Comunicare tempestivamente il decesso all’INPS (ai fini pensionistici)
  • Variare o chiudere la titolarità canone RAI TV e utenze
  • Aprire la successione ereditaria

Decesso in struttura sanitaria

  • In questo caso è la struttura stessa (ospedale o casa di cura) a occuparsi dell’esame necroscopico, della dichiarazione di morte, compilazione del modulo ISTAT e trasferimento della salma all’obitorio
  • Dovrebbe essere la struttura pubblica a fare anche la dichiarazione di morte in comune, ma è sempre bene verificare
  • I parenti possono trasferire la salma dall’obitorio in casa per la veglia funebre, oppure effettuarla presso l’apposita camera ardente di ogni ospedale.
  • Organizzare il funerale.
  • Procedere agli altri adempimenti già indicati nella parte decesso al domicilio (comunicazione della morte in caso di possesso di armi da fuoco, etc).

Decesso all’estero

  • Avvisare il medico legale o l’autorità competente a dichiarare il decesso del paese dove è avvenuta la morte
  • Avvisare il consolato italiano e richiedere l’apposito nullaosta alla prefettura per il rimpatrio della salma
  • Chiedere all’autorità competente del paese in cui è avvenuto il decesso il rilascio del passaporto mortuario (l’autorizzazione a esportare la salma). In genere è l’analogo dell’ufficiale italiano di stato civile
  • Ottenuta la dichiarazione di morte dall’ufficio competente, è necessario farla tradurre in italiano (con traduzione asseverata, ossia col giuramento del traduttore della fedeltà all’originale) e legalizzarla dall’autorità consolare italiana del paese in cui è avvenuta la morte
  • Curare la trascrizione della dichiarazione di morte presso il comune di ultima residenza del defunto, o in assenza, del comune di nascita.
  • Organizzare il rimpatrio della salma e il funerale in Italia
  • Procedere secondo il primo punto (decesso in casa privata)

Decesso in luogo pubblico

  • Denunciare immediatamente la morte all’autorità di pubblica sicurezza chiamando il 113. La denuncia viene fatta d’ufficio dal medico (obbligo di referto) o in ospedale se si è chiamato l’ambulanza e il decesso avviene subito dopo i primi soccorsi
  • Attendere che l’autorità giudiziaria completi le eventuali indagini per accertare che la morte sia avvenuta per cause naturali
  • In caso morte violenta e conseguente apertura di una indagine, è bene rivolgersi a un avvocato penalista
  • Ottenuto il nulla osta alla sepoltura da parte dell’autorità giudiziaria, organizzare il funerale
  • Procedere come indicato nel punto decesso in casa privata

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