L’arte del commiato: poesie, letture e testi per la cerimonia
Quando le parole mancano, la poesia e la letteratura possono diventare strumenti preziosi per esprimere il dolore, l’amore e il ricordo. Durante una cerimonia funebre, una lettura sentita può trasformare il commiato in un momento di grande intensità emotiva, capace di toccare il cuore di chi ascolta e rendere omaggio alla persona scomparsa con rispetto e sensibilità.
Perché scegliere letture e poesie durante la cerimonia?
Includere un brano o una poesia in un funerale non è solo una tradizione, ma anche un gesto profondamente personale. Le letture permettono di:
- Ricordare la persona con parole che riflettano il suo spirito e la sua essenza.
- Offrire conforto ai presenti.
- Creare un momento di riflessione e raccoglimento.
- Dare un tocco unico e personale alla cerimonia.
Poesie classiche per un commiato senza tempo
- “Non piangete la mia assenza” (Anonimo)
“Non piangete la mia assenza, sentitemi vicino, e parlatemi ancora.”
Un testo semplice e delicato, perfetto per esprimere l’idea che chi ci lascia continua a vivere nei nostri cuori. - “Se domani” – David Harkins
“Puoi piangere perché se n’è andato, o puoi sorridere perché ha vissuto.”
Un invito a trasformare il dolore in gratitudine, spesso scelto per cerimonie laiche. - “Alla morte non si arrende” – Emily Dickinson
Le poesie della Dickinson affrontano la morte con intensità e misticismo. Ideali per chi cerca un tono più riflessivo e poetico.
Letture spirituali e religiose
Per le cerimonie religiose, alcuni testi biblici o spirituali possono offrire consolazione e speranza:
- Salmo 23 – “Il Signore è il mio pastore”
Un classico dei riti cristiani, parla di fiducia e protezione anche nella prova della morte.
Vangelo di Giovanni 14:1-3 - “Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore.”
Un messaggio di accoglienza e eternità, molto apprezzato nei funerali cattolici.
Lettera ai Romani 8:38-39 - “Né morte né vita ci potranno mai separare dall’amore di Dio.”
Un testo che trasmette forza e fede nei momenti più difficili.
Letture laiche e contemporanee
Se la cerimonia è civile o si desidera evitare riferimenti religiosi, ci sono molti autori contemporanei che hanno trattato il tema del lutto con sensibilità:
- “Lettera a chi resta” – Mariangela Gualtieri
Una poesia intensa, che parla al cuore e celebra la bellezza della vita condivisa. - “Il commiato” – Cesare Pavese
Perfetta per chi ama i grandi autori italiani. Pavese esprime il dolore del distacco con parole autentiche. - “La morte non è niente” – Henry Scott Holland
- “La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte.”
Una delle letture più scelte per la sua capacità di rasserenare e unire.
Scrivere un testo personale
Oltre alle poesie già scritte, molte famiglie scelgono di scrivere un ricordo personale: una lettera, un aneddoto, una riflessione. Anche una frase semplice, scritta con il cuore, può avere un grande valore. L’importante è che rappresenti in modo autentico il legame con la persona cara.
Conclusione: la forza delle parole
Nel momento del commiato, le parole diventano carezze. Possono accompagnare chi resta, offrire conforto e dare dignità a chi ci lascia. Che siano poesie, preghiere, testi laici o parole scritte da un familiare, ciò che conta è che vengano dal cuore.
Impresa Funebre Viglino è al fianco delle famiglie anche in questo: aiutarti a trovare le parole giuste per dire addio, con rispetto e amore.